Con un programma che spazia da Bach al ‘900 meno frequentato, un duo di giovani musicisti classici sperimenta nuovi linguaggi pur rimanendo nel più rigoroso solco della grande tradizione secolare a cui appartengono per formazione ed elezione, a dimostrazione che l’innovazione non è necessariamente negazione o coltivata stravaganza.

Paolo Oreni, organista e organologo di chiara fama internazionale, ha concepito l’Organo Wanderer come un vero manifesto di innovazione nella tradizione: green in quanto dotato solo di canne riciclate; itinerante per liberare il suono dell’organo dal suo contesto architettonico; modulare così da occupare lo spazio dato in modo libero e funzionale alla migliore resa multifonica; imponente nelle dimensioni – è il più grande al mondo – per rispettare quella monumentalità anche visiva, che si accompagna all’immenso suono dell’organo.

Compagno ideale di questa prima tournée sperimentale è il pianista e divulgatore Alessandro Marangoni, reduce dal successo internazionale della sua integrale rossiniana Complete Piano Music – Péchés de vieillesse, frutto di un decennio dedicato allo studio e all’incisione del tardo Rossini cameristico, ma anche curioso indagatore di ogni divulgazione, tanto da essere stato il primo musicista classico a esibirsi su SecondLife dove ha all’attivo oltre 100 concerti, fondatore ante litteram della web tv classica Forte? Fortissimo! TV, dedicata alla “Musica Forte” e alla campagna “Musica contro il lavoro minorile” ideata da Claudio Abbado con Onu; Premio Abbiati, più volte tra i nominati ICMA, educatore con l’Almo Collegio Borromeo, ove ha fondato il coro e l’orchestra degli studenti, di cui è tuttora direttore artistico, sviluppando l’idea della musica come motore di “uno sviluppo olistico della personalità a supporto di ogni comunità complessa”; creatore di format trasversali alle arti come il Chromoconcerto, il progetto jazz con Sandro Cerino, le drammaturgie monografiche con Quirino Principe.

L’unicità del duo Marangoni-Oreni è oggettivamente tale anche sul piano mondiale, giacchè ogni altro impaginato per pianoforte e organo viene sempre realizzato solo in sale con organi residenti, quindi non vi è assolutamente l’idea, anche architettonica, di trasformare il suono di un luogo grazie al posizionamento ragionato di uno strumento modulare e quasi sempre il repertorio si basa su trascrizioni di musiche concepite per altri strumenti, mentre la caratteristica del duo Marangoni-Oreni è proprio legata alla costante ricerca di repertorio originale, incluse le commissioni di nuova musica, come nel caso di Lucca con l’inedito di Carlo Galante a chiudere il concerto.

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• Program 1
  

  Bach-Busoni: Concerto BWV1052
  Franck: Preludio, fuga e variazioni per pianoforte e organo
  Chopin: Andante spianato e Grande polacca brillante (tr. per pianoforte e organo)
  Liszt/Guillou: Fantasia e fuga sul nome BACH
  Galante: Gioacchiniana, fantasia su temi di Rossini per pianoforte e organo

• Repertoire
  

  Repertoire (excerpt): 

  Langlais: 2 Dyptique op.129
  Saint Saens: Duos piano e harmonium – Scherzo
  Guillou: Colloquio 2 e 5
  Naji Hakim: Duo Concertant
  Dupré: Variazioni su due temi
  Dupré: Ballade op. 30
  Dupré: Sinfonia
  Lutoslawski: Paganini
  variations 
  Saint-Saens: Cigno e aquarium (dal Carnevale degli animali)
  Saint-Saens: Duo per piano e harm op.8 
  Bédard: Suite organ and piano
  Guilmant: pastorale op. 26
  Krenek: doppio concerto per piano, organo e orchestra op. 88